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Fate i bravi!

“Fate i bravi! (0-3 anni)”, di Lucia Rizzi, edizioni Rizzoli.
Questo è un libro che io distribuirei con allegato un foglietto d’istruzioni, oppure con un’avvertenza scritta bene in grande sulla copertina: “si consiglia vivamente di cominciare a leggere il libro PRIMA di diventare mamma”, nei mesi dell’attesa, per assimilare bene i contenuti, in particolare quelli relativi ai primi momenti con il nostro bambino, prima di doverli mettere in pratica.
Sì, perché quando vorremo applicare i consigli di tata Lucia avremo ben poco tempo per leggere, soprattutto con un certo grado di concentrazione.
Io ce l’ho da quasi tre anni e lo sto ancora leggendo, perché ogni volta leggo e rileggo i capitoli che interessano il momento che sto vivendo con i miei figli, che hanno rispettivamente quasi due anni e mezzo e 10 mesi.
Leggo con attenzione “Fate i bravi!”, perché reputo Lucia Rizzi una persona autorevole nell’ambito dell’educazione dei bambini, con un’ottima formazione e una grande esperienza.
Tata Lucia presenta regole chiare e consigli efficaci per accogliere un neonato in famiglia, per affrontare con serenità il trambusto e il cambiamento di stile di vita che una nascita comporta, tutto corredato con tanti esempi di vita reale.
Chiaramente si può essere d’accordo o meno con i metodi proposti dalla tata per affrontare le varie fasi della crescita del bambino, dall’arrivo a casa all’impostazione di una routine quotidiana, dal sonno allo svezzamento, dai capricci alla conquista di una progressiva autonomia.  
Personalmente trovo che i comportamenti suggeriti in “Fate i bravi!” siano ricchi di buon senso, pensati per favorire davvero la serenità nostra e del nostro bambino. Per questo ho scelto di adottare questi comportamenti con i miei figli.
Tuttavia, da buona mamma imperfetta, non riesco certo ad applicare in toto i consigli della tata…Per esempio, tata Lucia ci dice: “Se avete una cameretta per il neonato, è proprio lì che lo dovete sistemare fin dal primo giorno. Il sacrificio di alzarvi ogni tanto per vedere come sta e per allattarlo sarà ampiamente ripagato dal sonno tranquillo che recupererete tutti quanti, bimbo e genitori, non avendolo a stretto contatto con voi.”
Più avanti aggiunge che, se proprio non abbiamo la cameretta, è meglio spingere la culla del neonato appena fuori dalla nostra camera, durante la notte.
Beh, io proprio non ce l’ho fatta. Né con Fabio, né con Marco. In entrambi i casi, carrozzina proprio accanto al lettone, per mia comodità prima di tutto. Lo ammetto, l’idea di alzarmi più volte durante la notte per allattare – soprattutto Fabio, nato a fine ottobre e quindi in periodo freddo – non riuscivo a tollerarla.
C’è qualcuna tra voi che invece ha messo il bimbo in cameretta fin dalla prima notte? Com’è andata?
I consigli della tata sul sonno, invece, mi sono stati utilissimi e i miei bimbi hanno un buonissimo rapporto con la nanna. Prossimamente approfondirò questo discorso qui sul blog…
Il consiglio più prezioso che io traggo da questo libro è quello di trasformare le regole in buone abitudini.
Se una regola si trasforma in un’abitudine quotidiana, il genitore la può ricordare semplicemente e serenamente al bambino – “E’ quasi pronta la cena, andiamo insieme a lavarci le mani!” – e nostro figlio troverà più facile accettarla e applicarla altrettanto serenamente.
Se la regola viene imposta in tono minaccioso – “Lavati le mani, sbrigati altrimenti le prendi!” – il bambino, probabilmente contrariato, reagirà con un capriccio, che farà innervosire il genitore e farà alzare la tensione tra i due.
Le minacce non sono realmente efficaci, perché, anche se il bambino ubbidisce, lo fa per paura. Inoltre, ogni volta la minaccia va ripetuta.
Diamo invece ai nostri figli una prospettiva a lungo termine, facendogli capire attraverso il nostro esempio la giustizia e l’utilità di una regola, per sè e per gli altri. Solo così la regola diventa una buona abitudine.
E se volete approfondire il tema delle regole e della disciplina, e scoprire quali comportamenti è meglio evitare e quali, invece, adottare, per farle accettare ai nostri bambini, vi consiglio la mini guida “Mamma, dimmi di no! Come far accettare serenamente le regole ai nostri figli”, che potete scaricare gratuitamente inserendo il vostro nome (non serve il cognome!) e la vostra email nel box verde qui a destra.
Buona lettura!
A presto
Adele

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