autostima mamma

Le mamme imperfette hanno figli felici

L’ispirazione per questo post è liberamente tratta dall’articolo di Daniela Condorelli “Che noia la perfezione”, pubblicato dalla rivista “Insieme”, che questo mese, proprio in quell’articolo, ha citato il mio blog, con mia immensa gioia! 🙂
Perché sono particolarmente felice? perchè “Insieme” è la rivista a cui due anni fa, quando il mio primogenito era poco più di un neonato, ho scelto di abbonarmi. Una scelta consapevole, fatta dopo aver comprato per diversi mesi anche altre riviste dedicate ai genitori e aver valutato che “Insieme” era la migliore, o comunque la più adatta a me :-). 
Ho trovato che fosse la più chiara, nella grafica e nei contenuti; ben scritta e ricca di argomenti diversi, interessanti e trattati spesso con un taglio originale, con tante informazioni utili e consigli pratici per la vita di una mamma alle prime armi, così come per i genitori più navigati. Una rivista da attendere con ansia ogni mese…e  che non mi ha delusa! Tant’è vero che oggi mi dà spesso spunti interessanti per i miei post ;-).
Tornando a noi, se il titolo del post dice il vero, noi siamo a posto :-). E in effetti, se ci fermiamo a riflettere, capiamo anche il perché. 
Io dico che il genitore perfetto esiste. O meglio, esiste il genitore che si crede perfetto e che non perde occasione per ricordartelo. Non risulta particolarmente simpatico, e di solito non lo sono nemmeno i suoi figli.

Noi mamme dichiaratamente imperfette, invece, siamo simpatiche e la nostra imperfezione è una miniera di risorse che possono aiutare la nostra famiglia a vivere felice. Parlo di una felicità autentica, che sa convivere con gli errori e i conflitti, e che non nega frustrazione, rabbia e dolore.
Se c’è qualcosa che non va Fabio, 3 anni, lo capisce subito e mi chiede “Mamma, sei contenta?“. Nascondere le emozioni per non mostrare la nostra fragilità non serve a nulla, i bambini capiscono al volo.
Molto meglio ammettere che siamo stanchi, nervosi, arrabbiati o tristi, dimostrando ai nostri figli che è normale sentirsi così, a volte, ma che questi sentimenti si possono superare.

Accettare di essere imperfette, poi, ci aiuta ad accettare che anche i nostri figli lo siano, e a capire che dietro a certi loro atteggiamenti per noi intollerabili c’è sempre un bisogno che merita di essere ascoltato.
Senza limitarsi a urlarci sopra. 


Quando mi rivolgo ai miei bimbi urlando (essendo imperfetta, ahimè, mi tocca farlo a volte), Fabio mi riprende subito dicendomi, con tono pacato “Mamma, non devi urlare”, e ha perfettamente ragione. Serve solo a scaricare la mia frustrazione, non certo a farmi ascoltare…

Il mio momento d’imperfezione quotidiana per eccellenza è quello dei pasti. Ricordate “La cena imperfetta“?
Quando vedo pubblicità di seggioloni o pappe varie, ambientate in cucine immacolate, con mamme vestite e pettinate di tutto punto e bambini lindi e sorridenti, sinceramente vado in bestia. Quando ceno da sola con i miei bambini mi preparo psicologicamente già nel pomeriggio al fatto che sarà già un gran risultato se io riuscirò a mangiare qualcosa, seduta al tavolo con loro. Per non parlare di quello che accade mentre riordino la cucina…

Prima di cedere alla frustrazione e scivolare nell’esaurimento nervoso, però, cerco di fermarmi a respirare e di mettermi in modalità “ESC”. Spesso in questi momenti mi viene anche un po’ da ridere, pensando a come potrebbe essere divertente la scena vista da un osservatore esterno :-))

Insomma, essere mamme imperfette, e riconoscerlo sinceramente, è un grande vantaggio. 
Perché? 
Perché se siamo imperfette possiamo migliorare!

Se litighiamo e poi facciamo pace, se siamo stanche e lo ammettiamo, se perdiamo la pazienza e poi ci scusiamo, diamo ai nostri figli degli insegnamenti importanti.


Ad ogni modo, conviene rassegnarsi: genitori perfetti non si può diventare! 
Anche il miglior corso per genitori, per quanto utile e significativo possa essere, non ci farà riuscire nell’impresa.
Nemmeno i migliori consigli dei migliori esperti, per quanto possano essere una guida autorevole a cui affidarsi, possono adattarsi completamente alla nostra famiglia e al rapporto con i nostri figli, perché noi e loro siamo unici, viviamo un luogo e un tempo unici, con caratteristiche irripetibili.

E dunque? Meno ricette preconfezionate, che sembrano perfette, ma non lo sono, ma più riflessioni profonde sulle nostre convinzioni, sul tipo di genitori che vogliamo essere, e più azioni concrete, che portino risultati positivi per noi e per i nostri figli.

Con il tempo, vivendo e ascoltando esperienze e punti di vista differenti, possiamo anche cambiare il modo di vedere certe cose, cambiare idee e credenze, e questo può dimostrarsi un vero toccasana.
Perché noi mamme imperfette siamo sempre in movimento, con il corpo e con la mente, a cercare il modo migliore per crescere bimbi sereni, sicuri e capaci di essere felici.

O sbaglio?

a presto,

Adele

foto di freedigitalphotos.net


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