Comunicazione mamma

Come togliere il pannolino, senza seguire i consigli degli esperti

Con Fabio ero stata rigorosa

Avevo aspettato di trovare il pannolino quasi asciutto al risveglio mattutino e dopo il pisolino pomeridiano. Avevo comprato un bel vasino colorato – rimasto praticamente ignorato – e poi un riduttore, che ha avuto molto più successo. Avevo abituato gradualmente Fabio a frequentare il bagno “dei grandi” e poi, un giorno, abbiamo tolto il pannolino, dopo aver trascorso la settimana precedente a ripetergli che l’avremmo fatto.

Fabio aveva 2 anni e 8 mesi.

E poi arriva Marco. Si è mostrato interessato molto presto alla pratica di usare il bagno, incuriosito in particolare dal fratello maggiore, ormai espertissimo in questo campo.

A fine maggio ha compiuto due anni e quest’estate ho pensato di provare con lo spannolinamento, anche se il pannolino era sempre bagnato e lui non accennava a dirmi nulla quando gli scappava la pipì. 

Facciamo un tentativo, mi son detta. Al massimo ci vorrà un po’ più di tempo, ma entro settembre ci saremo tolti questo peso.

Così, senza troppe cerimonie, ho cominciato a togliere il pannolino al duenne,  quando siamo a casa, pronta ad affrontare gli inevitabili incidenti di percorso.

Durante questi numerosi incidenti di percorso è arrivato il gran caldo, e a Marco il pannolino ha cominciato a dare molto fastidio. Ha iniziato a toglierselo da solo, appena sveglio, e qualche mattina l’ho trovato già scaraventato giù dal lettino. 

Lettino, per  miracolo, asciutto.

Che si tolga il pannolino va benissimo, peccato che rifiuti anche le mutandine, di Cars o del Royal Baby a lui poco importa. E senza mutandine vi lascio immaginare cosa si può trovare in giro per casa, e come posso trovare lui.

I primi giorni lo portavo in bagno a random, lui si sforzava tantissimo per far uscire una goccia di pipì e poi, pochi minuti dopo, mi allagava il pavimento.

Siamo andati avanti così per un po’, mettendo e togliendo pannolino e mutandine a casaccio, con vari incidenti a cui Marco reagiva con un perfetto autocontrollo, e noi pure, per non farlo sentire in colpa, o traumatizzarlo o così via. 

Poi ha cominciato a voler andare in bagno ogni cinque minuti, e non esagero, proprio ogni cinque minuti. Praticamente ha trascorso alcune giornate in bagno, facendo del suo meglio per non bagnare il pavimento.

Ora sembra vada meglio. Marco mi dice orgoglioso “Mi scappa la pipì” e si fionda sul riduttore, molto soddisfatto. Un paio di volte è riuscito anche a fare ben più della pipì, con sua somma gioia.

Ieri sera siamo anche andati a giocare un paio d’ore a casa della zia con indosso solo le mutandine, senza combinare pasticci :-).

Tra poco andremo al mare e lì spero di dare il colpo di grazia a questo benedetto spannolinamento, tornando a settembre con una buona capacità di gestione della faccenda.

Insomma, ci metterò tre mesi, non sarò proprio un esempio da seguire, ma sono certa che ce la faremo.
Un altro passo verso l’autonomia.

E tu come stai togliendo il pannolino a tuo figlio?

A presto,

Adele


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