Comunicazione

Insegnare ai bambini a chiedere ciò che desiderano: il disco rotto

Uno dei diritti dei bambini, come di tutti del resto, è chiedere ciò che desiderano, anche se gli altri potrebbero rispondere “no”.
 
Tu come genitore puoi essere d’aiuto a tuo figlio in questo campo, insegnandogli a fare richieste in maniera assertiva. Impresa non semplice per un bambino, che spesso trova difficile esprimere ciò che veramente vuole.
 
Come fare quindi?
 
Ho trovato interessanti i consigli di una famosa psicoterapeuta inglese, Gael Lindenfield, e vorrei condividerli con te.
 
Prima di tutto, quando ti accorgi che tuo figlio fa una richiesta in modo aggressivo o usando il ricatto, non reagire subito criticandolo, ma siediti con lui per parlare di quello che sta cercando di comunicare.
 
Quindi aiutalo a a fare le sue richieste in modo più assertivo. 
 
Ma che cosa vuol dire esattamente “in modo assertivo?”
 
Una richiesta assertiva è una richiesta:
 
diretta, che non gira a vuoto intorno alla questione;
concisa, breve, senza tante parole inutili;
educata, che rispetta le situazioni e i sentimenti degli altri; per esempio: “So che questo gioco ti piace tantissimo, ma…”
positiva, che già nel tono di voce indica la fiducia di ottenere quello che si sta chiedendo;
non intimidatoria, senza nessuna minaccia, nemmeno velata, come “Ci rimarrò male se tu non…”
priva di ricatti e paragoni, come “Sì, però, la mamma di Tommaso…”.
 
Poi, non appena ti accorgi che tuo figlio è grande abbastanza, la Lindenfield consiglia di insegnargli la tecnica del “disco rotto”, per aiutarlo a perseverare nelle sue richieste senza diventare aggressivo.
 
Ti sarà capitato qualche volta di usare questa tecnica, anche solo in tono scherzoso, per ottenere qualcosa…
Va però specificato che questo metodo non è la panacea per tutti i mali, per tutti i contrasti, ma è un modo di esprimere e comunicare la propria opinione senza diventare aggressivi in situazioni in cui, vale la pena sottolinearlo, sei sicuro al 100% di essere nel giusto.
 
Spiega poi a tuo figlio che, se il metodo non funziona, lui almeno sarà sicuro di aver fatto del proprio meglio e che forse è il caso di chiedere aiuto a te o a un altro adulto.
 
In pratica, la tecnica consiste nel ripetere, con calma e in continuazione, la tua richiesta, senza ribattere a contestazioni inutili o a umiliazioni.
 
L’esempio che riporta la Lindenfiled riguarda due sorelle, che noi chiameremo Chiara e Paola. 
Chiara ha urgentemente bisogno della gonna che aveva prestato alla sorella la settimana scorsa. Di solito, richieste di questo tipo si concludono con una lite furibonda, dopo la quale nessuno ottiene ciò che vuole. 
La tecnica del disco rotto, invece, in questo caso può essere davvero efficace.
 
Ecco il dialogo:
 
Chiara: Per favore, posso riavere la gonna che ti ho prestato la settimana scorsa?
 
Paola: perché la vuoi? Non la metti mai!
 
Chiara: posso riavere la gonna?
 
Paola: Vuoi sempre indietro le tue cose…e i pantaloni che ti sei presa dalla mia camera?
 
Chiara: posso riavere la gonna?
 
Paola: perché fai sempre le cose all’ultimo minuto? Non potevi decidere ieri sera quello che avresti messo oggi?
 
Chiara: posso riavere la gonna?
 
Paola: Uff, e va bene, vado a prenderla. Ma stasera non ti presto niente!
 
Non si contesta, non si ribatte, si va dritti al punto senza distrarsi, fino a che l’altro non cede.
 
Tu cosa dici, funziona davvero?

A presto,

 
Adele
 
 
 
 
 

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