Questo l’ho scritto sei mesi fa, la sera del secondo compleanno di Fabio, dopo la festa organizzata per lui:
Stasera vorrei che ti fermassi a questa età.
Adesso che ripeti tutto quello che senti dire con la tua vocina buffa e dolcissima, che ridi appena ti svegli, che saltelli dalla gioia, che per dirci quanto ci vuoi bene apri le braccia più che puoi, che mi porti i fiori raccolti nel giardino della “zia Ica” con un sorriso raggiante.
Adesso che dici “Mamma, guarda faccio…”e dai prova della tua bravura, che tiri dei calci al pallone così forti che rischi di distruggere qualcosa, che chiedi “Mamma, giocare con me?”, come fa Topo Tip nei racconti che ti leggo prima della nanna.
Adesso che dormi nel “letto grande”, per lasciare spazio al tuo fratellino in quello piccolo, che gli dici “Ghe ghe ghe, gu gu gu” per farlo ridere, che gli passi il suo Doudou e i suoi giochini, che lo vuoi salutare prima di uscire.
Adesso che sfrecci con la macchinina per tutta la casa e ti dondoli velocissimo sul cavallo di legno.
Adesso che mi corri incontro a braccia aperte e ti fai riempire di baci.
So che fra qualche tempo non sarà più così, che diventerai grande e non vorrai più darmi la mano, nè farti baciare. Diventerai ancora più grande e vorrai essere libero di fare mille esperienze da solo, vorrai tornare tardi e ci sfiderai ogni giorno.
Non so dove vivremo e chi ci sarà vicino quando leggerai queste parole, non so cosa farai della tua vita, chi saranno i tuoi amici, quali sogni coltiverai.
So che saremo ancora insieme e io ti vorrò ancora più infinitamente bene.
Mamma