2. Sensibilità.
3. Socievolezza.
e. Accogli con piacere in casa gli amici dei figli.
f. Frequenti abitualmente persone di qualunque età e di ogni ceto sociale, e stimoli i tuoi figli a fare altrettanto.
g. Sai lavorare tranquillamente in gruppo o in coppia.
4. Desiderio di migliorarsi
a. Hai sete di conoscenza e di nuove idee.
b. Sei interessato a sviluppare le tue potenzialità.
c. Sei disposto a dedicare tempo e fatica all’acquisizione di nuove competenze che possano migliorare la tua vita personale, famigliare e professionale.
d. Condividi volentieri le tue conoscenze e abilità con i figli.
e. Sei disposto a imparare ogni giorno qualcosa dai tuoi figli.
5. Stimoli
a. Frequenti persone stimolanti e positive, che possano essere fonte d’ispirazione.
b. Circondi se stesso e i tuoi figli di risorse stimolanti come giochi, libri, video, e sfrutti ogni esperienza per imparare qualcosa.
c. Incoraggi i figli a intraprendere attività interessanti e creative.
6. Buonsenso.
a. Offri sicurezza e stabilità sufficienti, tali da garantire sempre ai figli il soddisfacimento dei bisogni primari.
b. Sei concreto e realistico, anche quando intraprendi progetti fantasiosi e innovativi.
c. Studi sempre un piano d’emergenza quando si accetta una sfida che implichi la possibilità di fallire.
d. Sai far quadrare i conti e risparmiare per i periodi di crisi.
7. Successo
a. Sei disposto a vivere la vita fino in fondo, con pochi rimpianti.
b. Togli la polvere dai sogni nel cassetto e li trasformi in obiettivi stimolanti, ma realistici.
c. Hai sviluppato una personalità vincente, che raggiunge i traguardi prefissati.
d. Svolgi attività e lavori che ti permettono di migliorarti e di impiegare al meglio il tuo potenziale.
e. Sei fiero dei tuoi piccoli e grandi successi, e sai goderti la vita e le sue gratifiche.
Io al genitore perfetto aggiungerei un po’ di…
a. Ti sforzi di comprendere e accettare i bisogni, gli stati d’animo e le motivazioni dei figli, anche quando i loro comportamenti ti appaiono insensati o intollerabili.
b. Sai esercitare l’autocontrollo, per essere in grado di controllare e gestire le emozioni, in particolare quelle negative come la collera, l’ansia o la frustrazione.
c. Sai riconoscere le tue emozioni e sai chiarire a te stesso le motivazioni più vere e profonde delle tue azioni.
Che cosa ne dici?
Il ritratto del genitore perfetto è molto articolato e corrispondervi in pieno è molto impegnativo, ma…ci si può provare 😉
Come?
Riconoscendo in primo luogo i tuoi punti di forza: se ci rifletti senza fretta, vedrai che ne troverai più di quanti credevi 🙂
Poi, considerando gli ambiti in cui potresti migliorare, quelle che io chiamo le tue “aree in via di sviluppo“, e quindi riflettendo seriamente su come potresti migliorare.
Farà bene a te, a noi tutte mamme imperfette, e ai nostri figli che, anche se non avranno a disposizione il modello del genitore perfetto, avranno una mamma (e un papà!) capaci di mettersi in discussione e cambiare per migliorare.
Buona riflessione,
a presto,
Adele