Eh già, di amiche che ti mettono in guardia dalle tragedie della maternità ce ne sono…sorridendo ti annunciano che sarai SEMPRE stanca, che non avrai più tempo per te, che la tua libertà sarà solo un’utopia, che non dormirai più, che il pargolo combinerà danni irreversibili, che la vita non sarà mai più quella di prima.
In realtà, quello che poco dopo il parto ci sembrerà un ritmo e uno stile di vita difficile da reggere – perchè, almeno in certi momenti, sembrerà così! – poi diventerà normalità, incasinata ma entusiasmante.
Quando ero in ospedale per la nascita di Fabio, il mio primogenito, avrò dormito sì e no otto ore in tre gironi, e sono tornata a casa stravolta di stanchezza e piena di dubbi.
Dopo un paio di settimane, pensavo seriamente che sarebbe stato più rilassante tornare a lavorare…
Di amiche vere già mamme ne avevo solo giusto un paio e, per fortuna, molto diverse dalle amiche tragiche di cui parla la simpaticissima Teresa Mannino.
Loro mi hanno dipinto con ironia una situazione tragicomica e confusionaria, da prendere con allegria e con la consapevolezza che, dopo un periodo di adattamento reciproco, la gioia avrebbe preso il sopravvento sull’inevitabile stanchezza.
Avevano ragione!
A presto
Adele