La lettura è il mio spazio più privato, quello in cui mi sento pienamente a mio agio e in buona compagnia. Quando leggo, posso davvero dire che mi sto dedicando del tempo. Mi piace da matti, fin da quando ero una ragazzina e leggevo i libri che comprava e mi consigliava la mia sorella maggiore.
Mi piace leggere di tutto e, in mancanza di meglio, mi piace anche leggere i volantini pubblicitari o le etichette delle confezioni di cibo 🙂
Un’accanita lettrice come me non può fare altro che cercare di trasmettere questa passione ai suoi bambini, Fabio e Marco, che hanno due e quasi quattro anni.
In casa ci siamo circondati di libri fin da subito. I miei fratelli me ne hanno passati molti appartenuti ai miei nipoti, già grandicelli, e, a partire dai sei mesi circa, i nostri regalini per loro sono stati soprattutto libri: prima di stoffa, galleggianti, poi cartonati con tante figure colorate, animali, bambini, oggetti della casa, filastrocche, libri puzzle e pop up. Poi c’è stato il periodo di Topo Tip e ora quello dei personaggi più amati: Winnie the Pooh, Peter Pan, i protagonisti di Cars.
Noi, soprattutto io, leggiamo molto in casa e i bambini s’incuriosiscono e si avvicinano, fanno finta di leggere un po’ con noi, ma poi di solito provano disappunto nel vedere che nei nostri libri le figure, grandi e dai colori sgargianti, scarseggiano.
I loro libri sono a portata di bambino, in una piccola libreria nella loro cameretta, sul loro comodino e un po’ sparsi in giro per casa, come tutto il resto :-).
L’amore per il libro passa attraverso il piacere di ascoltare una storia. Noi lo facciamo ogni sera, come momento preziosissimo della nostra routine per la nanna. Questo è un tempo speciale da trascorrere insieme, in cui scoprire nuovi personaggi, nuove storie, o riassaporare ancora una volta quelle che più ci piacciono.
I bambini vogliono prima ascoltare la storia da me o dal papà, e poi sfogliare personalmente il libro, “leggendo” le immagini e raccontando a noi genitori la storia. A volte Fabio ci propone una gara con i libri: io e il papà leggiamo una pagina per ciascuno, e poi lui decreta il vincitore, a suo insindacabile giudizio, ovviamente :-).
La lettura della buonanotte, oltre a essere un momento gioioso di intimità e di coccole, è un’ottima opportunità per educare i bambini alle emozioni. Identificandosi nei personaggi e riconoscendone i sentimenti, i bimbi si rendono conto di come può nascere una certa emozione, per quale motivo e come si può fare a gestirla.
Mi accorgo che i miei bambini vanno a cercare i libri nei momenti in cui desiderano rilassarsi. Spesso, dopo la doccia nel tardo pomeriggio, li vedo dirigersi verso la loro libreria; scelgono uno o più libri e si siedono o sdraiano per terra ad esplorarli, magari insieme. A volte sento Fabio che descrive alcune immagini al fratellino, e mi fa una grande tenerezza.
I libri ci piacciono anche fuori casa. Da appassionata lettrice quale sono, ho sempre frequentato la biblioteca del mio paese, che ha un bel reparto dedicato ai bambini, e spesso ci porto anche Fabio e Marco. C’è uno spazio in cui possono giocare con una casetta, cuscini sparsi a terra, costruzioni, banco degli attrezzi e, naturalmente, contenitori e scaffali bassi con i libri per i più piccoli, che possono così comodamente servirsi da soli.
Lo scorso inverno, poi, la biblioteca ha organizzato un ciclo di incontri di “lettura animata”, per i bambini dai tre anni in su. Ho pensato fosse una bella iniziativa e ho portato Fabio: entusiasta!
I temi erano una volta gli animali, un’altra le cose che fanno paura, come il buio, le streghe e i mostri, e un’altra ancora il freddo e la neve.
La ragazza che leggeva le storie ai bambini era davvero brava, molto espressiva e coinvolgente, e i piccoli l’ascoltavano incantati, seduti per terra tra tappeti e morbidi cuscini.
Al termine della lettura era previsto un momento di attività manuale, in cui i bambini potevano realizzare un piccolo oggetto legato alle storie appena ascoltate: mucche, fantasmi, pipistrelli e pupazzi di neve di cartone, per esempio.
Un successo. Fabio contento e soddisfatto, così come gli altri bimbi. Mi sembra sia un modo interessante per avvicinare i piccoli alle storie e ai libri, diversi per tipologia e contenuto, e per mostrargli che la lettura è un’attività divertente, un gioco.
Visto che leggere è un gioco, quando vogliamo fare un regalo ad altri bambini di solito scegliamo proprio un libro. L’importante è che sia adatto all’età del destinatario, per evitare che il bambino si trovi tra le mani un oggetto che non lo coinvolge e con cui non sa bene che cosa fare.
Regalare un libro mi pare sia un bel modo per contribuire, nel nostro piccolo, a diffondere l’amore per la lettura :-).
E tu, come insegni ai tuoi figli ad amare i libri?
A presto,
Adele
Questo post partecipa al Blog Tank di Donna Moderna Bambino
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